sabato 21 marzo 2015

venerdì 20 settembre 2013

IL MOSAICO


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LE ORIGINI DELL'ARTE MUSIVA


 "La parola "mosaico" deriva dal greco e significa «opera paziente, degna delle Muse». Senza dubbio rappresenta una delle più alte espressioni dell'arte e uno dei più antichi e appariscenti mezzi d'ornamentazione, tramandateci fin dall'epoca romana. L'origine del mosaico si perde nel tempo, sviluppandosi come parte integrante dell'architettura: comunemente si fa risalire alla pavimentazione a ciottoli in uso a Creta, che però non presentava una superficie piana, in quanto venivano utilizzate pietre naturali. L'arte musiva vera e propria consiste nel comporre un disegno a soggetto o con fregi e disegni geometrici, utilizzando piccole "tessere" o tasselli di pietre naturali, terrecotte o paste vitree. Le tessere, tagliate a mano, vengono fissate su uno strato di cemento o mastice. La tecnica antica era decisamente più complicata di quella attuale: Plinio (scrittore romano del I secolo d.C.) e Vitruvio (architetto romano del I secolo a.C.) ce ne lasciarono chiare indicazioni. La sostruzione (lo strato su cui fissare le tessere) era composta da più strati: lo "statume", un agglomerato di ciottoli, il "rudus", composto da tre parti di pietre spezzate e una di calce, e il "nucleus", fatto di coccio pesto e calce, e infine uno strato sottile d'intonaco su cui andavano inserite le tessere.

IL MOSAICO IN ETA ROMANA
 Nei primi secoli a. C. i mosaici policromi raggiunsero uno sviluppo .assai vasto. Si può dire che non vi fosse casa signorile che non ne avesse almeno uno: poteva essere un fregio ornamentale su muro, una pavimentazione, una iscrizione di saluto per gli ospiti su colonne o pareti e altro ancora. Le tecniche erano diverse a seconda della finalità dell'opera: un mosaico pavimentale, ad esempio, richiedeva una tecnica differente da quello murale, dal momento che ci si doveva camminare sopra. I soggetti musivi erano assai vari: ve n'erano di mitologici, storici e contemporanei all'epoca in cui erano stati fatti come ad esempio "la corse di bighe di piazza Armerina in Sicilia". I mosaici con tessere auree, care all'epoca bizantina, risalgono in genere al III sec. d.C. secolo, ma di recente sono state scoperte figure lumeggiate in oro nella Domus Aurea neroniana in Roma.L'arte del mosaico coi romani aveva raggiunto vette di perfezione tuttora visibili nei pavimenti delle Villae patrizie. I mosaici antichi, ancora non sufficientemente studiati, costituiscono una fonte ricchissima di conoscenza, sia per la pittura dell'epoca andata perduta che per la mitologia.

I CAPOLAVORI BIZANTINI 
Quando la civiltà romana cadde sotto i colpi dei barbari invasori, l'arte traslocò presso le sicure terre d'oriente: a Bisanzio e nel resto dell'Impero d'Oriente, si formarono scuole di mosaicisti che produssero opere grandiose; sotto la spinta della nuova religione, il cristianesimo, i muri delle basiliche si vestirono di miliardi di piccole tessere colorate. Il mosaico bizantino, pittura per l'eternità, da oltre mille anni affascina per l'abbagliante splendore delle sue immagini sacre. Anche se sono opere artigianali, i mosaici seguono con precisione il variare del gusto e la problematica delle altre arti. Si può dire che nel mosaico bizantino c'è perfetta unione d'arte e mestiere, un'eccellenza raggiunta dall'insieme di ricchezza suggestiva e luminosità che scaturiscono da quei piccoli frammenti di colore che sono le tessere. Ognuna pare avere una propria autonomia e una precisa individualità per il modo irregolare in cui vengono collocate sul piano. Offrendosi alla "luce, che proviene da diverse parti, esse producono un irraggiamento luminoso incomparabile, dando l'impressione di essere esse stesse fonte di luce: dopo averla assorbita, esse rimandano la luce in irraggiamenti multipli che rischiarano anche un ambiente cupo. Se ne ha un mirabile esempio nella tomba di Gallia Placidia a Ravenna, opera bizantina del V secolo. L'applicazione di tale tecnica continua nelle riproduzioni della Scuola del Mosaico ravennate, fedele al mestiere degli antichi artigiani.


IL FASCINO INTRAMONTABILE DEL MOSAICO 
Oggi il mosaico è utilizzato come elemento decorativo in cui eleganza e suggestione si fondono in tal misura che, se gli artisti bizantini non possono tuttora definirsi superati, possono dirsi egregiamente affiancati. La produzione di antichi mosaici con tecniche moderne assicura la perfezione dell'effetto decorativo in tempi brevi e con garanzia di saldezza, cosa in realtà valida per ogni tipo di lavorazione musiva. Grazie al fecondo e produttivo interscambio tra artigiani e designer, il mosaico sta scoprendo ambiti e superfici nuove: in questo modo vengono realizzati oggetti che hanno in loro il tocco dell'arte, il segno tangibile e riconoscibile della mano dell'artista-artigiano. Quest'arte-mestiere scopre una "flessibilità d'uso" mai avuta prima e, grazie alla facilità d'abbinamento con materiali diversi quali il legno, il metallo, il marmo, le ceramiche, il vetro, il gesso e lo stucco, può rispondere alle esigenze di una progettistica che esiga infinite proposte creative e possibilità compositive adattabili al gusto e allo stile personale. La formula dell'artigianato artistico sta risultando sempre più vincente in un mondo stanco dell'appiattimento dovuto alla produzione industriale di massa, teso con favore crescente verso l'oggetto fatto ad arte, unico o realizzato in limitatissimi esemplari.

giovedì 19 settembre 2013

CERSAIE - Salone Internazionale della Ceramica per l'Architettura e dell'Arredobagno

Si apre il sipario su Cersaie 2013, la trentunesima edizione del Salone Internazionale della 

Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, in programma al quartiere 

fieristico di Bologna 

dal 23 al 27 settembre. Evento di riferimento mondiale per il settore, la manifestazione è 

promossa da Confindustria Ceramica in collaborazione con Bologna Fiere ed è organizzata 

Edi.Cer, confermandosi un appuntamento imperdibile per il sistema della distribuzione e per il 

mondo degli interior designer, degli architetti e dei posatori.


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lunedì 6 febbraio 2012

CERAMICHE ARTISTICHE

Ed ecco le "FAVOLOSE CERAMICHE VIETRESI"...
colori vivaci,design raffinato...
Daranno alla vostra casa un tocco magico e vi faranno respirare il profumo
della mitica COSTIERA AMALFITANA.
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venerdì 13 gennaio 2012

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